Consultare sempre la Guida – part one

15 Apr 2015 - Idee post congress, Interviste, Magazine

Antonella Cama, guida turistica abilitata, attuale Presidente di Federagit Liguria *: per lei le strade e gli edifici storici di Genova non hanno segreti. Da 12 anni racconta Genova ai turisti, accompagnandoli in un piacevole tuffo nella storia e nel costume della città, infilando qua e là un aneddoto, un accenno leggero e divertente, che alleggeriscono la visita guidata dal rischio del “troppo pieno” di nozioni.

Le chiediamo qualche indicazione per indirizzare fruttuosamente i nostri congressisti nelle pause dei lavori. Il nucleo antico di Genova è a pochi passi dal Centro Congressi dei Magazzini del Cotone, ed è un mondo tutto da scoprire. Ma è anche il centro storico più esteso d’Europa:

Antonella, da dove cominciare, che cosa privilegiare?

“Mi sembra impossibile prescindere dai punti più famosi, ossia la cattedrale, il Palazzo Ducale, il palazzo S. Giorgio, e Strada Nuova con i Palazzi dei Rolli… sono le glorie architettoniche della città, e in un certo modo anche i simboli del potere passato, ma Genova è molto di più, e…. è compito delle guide accompagnare i visitatori in un cammino di scoperta!

Scherzi a parte, l’essenza della città è nei colori, nei sapori, nei volti che la popolano. E’ una città di porto, quindi non è inusuale incontrare persone che arrivano da lontano, e non a causa della moderna globalizzazione, qui è sempre stato così. Il risultato è una popolazione mista, densa di idee, abitudini gastronomiche e di vita quotidiana variegata; una passeggiata nei primi vicoli dietro il Porto Antico chiarisce molto bene questo aspetto”.

Qualche suggerimento per brevi escursioni che lascino nei congressisti la voglia di ritornare, anche con la famiglia o gli amici, e trascorrere qualche giorno alla scoperta della città?

“Troppo facile…. Sarà perché, dopo oltre 15 anni di accompagnamento di turisti all’estero, ho ritenuto che la mia città avesse altrettanti meriti di molte capitali europee, e da 12 ho concentrato la mia attività qui, ma Genova è veramente un tesoro nascosto, e ci vuole solo un piccolo sforzo iniziale per aprire la via ad una “caccia al tesoro”. Al di là del centro storico, affascinante e, al tempo stesso, misterioso, la città è circondata da colline, e  si sviluppa in lunghezza per oltre trenta chilometri lungo la costa, con quartieri marinari, collinari, antiche fortezze, spiaggette nascoste… decisamente, occorre molto più che una giornata per conoscere la città. La vera essenza di Genova è il mare, la Grande Pianura del passato, ma il mare è anche commercio, quindi ricchezza; viaggio, quindi cultura; piacere, quindi turismo. Ma come si fa a dire di conoscere l’Italia, e non aver ancora visitato Genova? Io lavoro spesso con clienti statunitensi, sudamericani o europei che sono in Italia per la terza o quarta volta, e hanno precedentemente compiuto il “dovere del perfetto turista straniero”, visitando Firenze, Roma, Venezia… magari capitano qui perché la nave della loro crociera fa scalo qui, o perché luoghi più “modaioli” come le Cinque Terre o Portofino” sono così vicini…. e restano incantati! EVVIVA”!

Il modo migliore per cogliere l’essenza di Genova in una breve escursione?

Sicuramente farei una passeggiata nei dintorni del Porto Antico: l’Acquario, inaugurato nel 1992 attrae moltissimi visitatori, che “scoprono” che attorno ad esso c’è un’intera città…. Il passato industriale di Genova ha un prezzo molto elevato che stiamo ancora pagando, all’estero (ma anche in Italia) si pensa generalmente che Genova sia i grandi cantieri navali, le industrie siderurgiche e chissà che altro. Non è più così, o almeno non solo: le leggi economiche hanno indirizzato le attività industriali altrove, e Genova è cambiata negli ultimi 50/60 anni in modo radicale, riscoprendo le glorie del “secolo d’oro dei Genovesi”, e non solo!

I vicoli del centro storico offrono la possibilità di visitare i monumenti della Genova medioevale, ma anche di assaggiare i piatti che i marinai del Medio Evo acquistavano sul molo di fronte alla loro nave, e di capire che il dialetto genovese è il prodotto di secoli di scambi commerciali, ma anche verbali e culturali.

Poi, magari, si potrebbe utilizzare uno degli 11 ascensori pubblici, o una delle 3 funicolari che collegano il centro storico con i vari quartieri collinari, per salire su uno dei numerosi punti panoramici che dominano la città, e vederla dall’alto, una passione che i Genovesi di ieri e di oggi non abbandonano”.

Che passeggiata deliziosa, Antonella, e quanti spunti interessanti!  Ora è d’obbligo una pausa al tavolo di uno dei numerosissimi locali che costellano il centro storico e il Porto Antico, per guidare i nostri ospiti alla scoperta di altre eccellenze locali: la cucina e i vini. E poi…di nuovo in marcia!

 

* Federazione Italiana Accompagnatori, Guide e Interpreti Turistici, associazione nazionale che rappresenta e tutela la categoria.

 

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