La storia

Un porto che si evolve continuamente.

La storia del Porto Antico è quella di un approdo che ha seguito il corso delle innovazioni nella costruzione delle navi e nella gestione dei carichi, modificando la linea della costa e delle strutture portuali, con costanti adeguamenti e interventi.

Mandraccio, il “riparo ove poter sostare sicuri” secondo un’etimologia di origine probabilmente araba, è una sorta di porto naturale, è l’ansa nella quale secondo la storia si insediarono i primi pescatori indigeni. Protetto dai venti e in posizione strategica il porto di Genova divenne rapidamente il fulcro dei commerci marittimi con tutto il Mediterraneo.

Attivo fin dal V secolo a.C., al centro dei traffici nell’antichità e nel corso del Medioevo, il suo primato si accentuò e si consolidò con la nascita del Comune nell’epoca delle crociate e, successivamente, nel 500: il Secolo dei Genovesi.

Lo sviluppo delle attività portuali crebbe a grande velocità fino al XVI secolo, quando con la scoperta dell’America i traffici vennero deviati sull’Atlantico. Un nuovo periodo di espansione marittima fu favorito dalla costruzione del nuovo porto tra fine Ottocento e inizio del XX secolo e dai successivi rilevanti ampliamenti nel 1919 e nel 1945.

Celebrazioni Colombiane del 1992.

Nella seconda metà del Novecento i traffici portuali si sono gradualmente spostati verso il Ponente cittadino e la vecchia area è rimasta di fatto inutilizzata, fino a che la ristrutturazione realizzata in occasione delle celebrazioni colombiane nel 1992 non l’ha ricollegata fisicamente alla città, restituendole il ruolo centrale e trainante per Genova, della quale il Porto Antico rappresenta oggi a tutti gli effetti il “cuore storico”.

Il progetto di Renzo Piano

L’expo del 1992, la nuova partenza.

Una città cui restituire il suo mare. Questa l’idea che guidò la matita di Renzo Piano nel recupero dell’area in occasione dell’Esposizione Internazionale Specializzata “Cristoforo Colombo: la nave e il mare” del 1992.

Citazione: “Genova, è una delle città più belle del mondo. Prima del ’92 il porto era separato dalla città, ma da allora Genova ha potuto ritrovare il suo contatto con il mare e ristabilire un rapporto con l’acqua” – Renzo Piano

Un’Area da restituire alla sua città per la Porto Antico di Genova S.p.A., che gestendola, valorizzandola e promuovendola negli anni l’ha trasformata in uno spazio da vivere tutto il giorno, tutti i giorni, e ha raggiunto l’obiettivo di donarle un nome proprio, una personalità, un’anima.

Gli spazi dell’ormai lontano Expo sono diventati una delle realtà più frequentate e apprezzate, il Porto Antico di Genova, la Piazza sul Mediterraneo.

Una piazza moderna in una città millenaria, il punto di congiunzione tra il mare e il centro storico, un varco aperto alle culture, agli incontri, al futuro.

Da allora l’Area non ha smesso di ampliarsi, di migliorarsi, di offrire sempre nuovi motivi di interesse ai visitatori che quotidianamente la vivono, dai genovesi ai turisti sempre più numerosi e sempre più attratti dalla ricchezza dell’offerta culturale del nostro territorio.

E oggi l’Area si è ampliata ancora: nel quadro complessivo del nuovo waterfront genovese che si va delineando giorno dopo giorno, anche in questo passaggio storico sulla base della visione globale di Renzo Piano e del disegno che ha offerto alla sua città, la Porto Antico di Genova estende le proprie attività e la propria competenza fino al quartiere fieristico genovese, arricchendo così ulteriormente le opportunità di creare nuove occasioni di interesse e nuovi motivi per frequentare la nostra città.

L’integrazione della Fiera di Genova.

Dal 2019 Porto Antico ha integrato Fiera di Genova S.p.A., la società che a partire dalla fine degli anni ‘50 ha curato la realizzazione del quartiere espositivo e, dal 1962, gestito le attività, sulla base dell’idea originale del primo presidente, Giuseppe De André, e del piano urbanistico di Carlo Daneri.

Alla costruzione, con edifici che hanno fatto la storia dell’architettura, come il Palasport firmato a otto mani da Leo Finzi, Franco Sironi, Lorenzo Martinoia e Remo Pagani, lavorarono alcuni dei migliori progettisti dell’epoca. Il quartiere, dotato successivamente di marine per l’esposizione in acqua delle imbarcazioni presenti al Salone Nautico Internazionale e di una tensostruttura sul mare, è stato arricchito in tempi ancora più recenti, di uno scenografico padiglione firmato da Atelier Jean Nouvel.

Alla gestione della Fiera di Genova si devono alcune delle manifestazioni entrate a far parte del patrimonio di settore del nostro Paese, come il Salone Nautico Internazionale ed Euroflora, senza dimenticare una delle più longeve campionarie italiane, Fiera Primavera.

Il Palasport è stato teatro di concerti dei Beatles e dei Kiss, di Frank Sinatra, Eric Clapton, Vasco Rossi, Ligabue e Jovanotti, manifestazioni sportive come la World League di pallavolo e incontri di pugilato con Nino Benvenuti e Cassius Clay; la tensostruttura ha ospitato, tra gli altri, i concerti di Elton John e di Peter Gabriel.

Oggi il quartiere fieristico è oggetto di una profonda trasformazione secondo il disegno del waterfront di levante firmato da Renzo Piano, mantenendo le sue funzioni tradizionali nel padiglione Blu, nella tensostruttura e nella marina.

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