5 cose da fare per un Papà Naturalista

16 Mar 2016 - Curiosità, Magazine, Natura

La prima cosa che un papà amante della natura deve fare per arrivare al Porto Antico è lasciare la macchina a casa.

Se abitate a Genova, potete raggiungerci in bus o in metro. Se arrivate da fuori, scegliete il treno: le due stazioni, Piazza Principe e Brignole, sono comode, ben connesse e, se volete, vi permettono di fare due passi in centro città prima di raggiungere la meta.

5 cose naturali in Porto Antico.

Entrare in Porto Antico significa lasciarsi la città alle spalle: in quest’ultimo lembo di terra, prima che Genova sfumi nel mare, le sorprese non mancano.

1. Tornare all’Acquario di Genova.

Diamo per scontato che, se siete appassionati di flora e fauna, abbiate già portato più volte i vostri figli a visitare l’Acquario di Genova. Se non l’avete fatto dovete rimediare subito e, quindi, non vi servono altri quattro consigli: con l’aggiunta al percorso del nuovo Padiglione dei Cetacei il tempo di visita è di circa tre ore e la visita è un’esperienza così intensa da meritare l’esclusività. Però un consiglio ve lo diamo: se siete assidui frequentatori fate l’Acquario Pass, il biglietto che dura un anno.

2. Salpare verso l’orizzonte.

Una cosa che, di certo, attirerà lo sguardo dei vostri bambini saranno i battelli ormeggiati lungo la banchina.

Dovete sapere che le Cooperative Golo Paradiso e Liguria Via Mare offrono la possibilità di raggiungere i più bei lidi della Riviera Ligure: Nervi, Portofino, le Cinque Terre. Il piccolo viaggio d’avvicinamento è meraviglioso, tanto quanto le destinazioni. Se siete fortunati, potrete anche avvistare i grandi mammiferi che, in libertà, nuotano nel Mar Ligure.

Con meno tempo a disposizione, un’ottima alternativa è imbarcarsi sulla Nave Bus che, al costo di un biglietto AMT, collega il Porto Antico con Pegli.

Nel tragitto, apprezzerete l’imponente architettura industriale del Porto di Genova e, fiancheggiando la Diga Foranea, potrete osservare le specie di uccelli che vivono e nidificano lì.

3. Entrare in una Biosfera.

Volete portare i vostri figli all’interno di una foresta tropicale senza affrontare un volo transoceanico? Entrate nella Biosfera.

Dentro questa “Bolla” di vetro e acciaio, potrete guidare i vostri piccoli Darwin alla scoperta di oltre 150 specie animali e vegetali: tartarughe, pesci, insetti, volatili come l’ibis scarlatto, il diamante mandarino o il raro uccello tessitore. E ancora, felci arboree, eliconie chela d’aragosta, banani, mangrovie e pianta del caffè.

La visita alla Biosfera è un’esperienza emozionante con un concreto risvolto educativo e didattico. Potrebbe essere una vera folgorazione, per un futuro naturalista.

4. Studiare formiche e tartarughe.

A La città dei bambini e dei ragazzi ci sono due esperienze che si adattano alla perfezione alla tematica naturalistica: sono gli exhibit delle Formiche e delle Tartarughe.

Qui potrete osservare la frenetica vita di vere formiche in una perfetta ricostruzione del loro mondo sotterraneo: le formiche operaie che cercano cibo, accudiscono le larve, riparano il nido e scavano nuove gallerie; le formiche regine che depongono le uova per assicurare la continuità della specie.

A pochi metri di distanza dal formicaio, c’è una perfetta ricostruzione dell’habitat naturale di due specie di tartarughe:

La Testuggine Palustre di Albenga.

Una specie presente nel territorio ligure che, purtroppo, oggi è minacciata dall’introduzione di specie aliene, come le testuggini palustri americane.

La Testuggine dalle orecchie rosse.

Originaria del centro e del sud degli Stati Uniti (valle del Mississippi), dall’Illinois al Golfo del Messico e che deve il suo nome alle due macchie di colore rosso presenti ai lati della testa.

5. Guardarsi intorno.

Una cosa che ogni amante della natura dovrebbe fare, soprattutto in Porto Antico, è guardarsi intorno: insegnate ai vostri bambini la curiosità. Anche nel pieno centro di Genova, la natura lancia segnali a chi è pronto a coglierli.

Osservando le sculture di Susumo Shingo, ad esempio, potrete “vedere” il vento. Poco più avanti, mostrate ai vostri figli la tenacia con cui un fico si aggrappa al muro di fronte al Bigo. Guardando in alto, potrete insegnargli a distinguere le diverse specie di gabbiani.

E se sarete fortunati, all’imbrunire potreste incontrare anche un airone che, flemmatico, osserva i riflessi in cerca di pesce.

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Cose da portare.

  • Lente di ingrandimento;
  • Giacca a vento per il battello;
  • Macchina fotografica;
  • Zaino.

Relazione istintiva.

Queste sono solo alcune delle idee che abbiamo voluto suggerirvi, ma siamo sicuri che non avrete problemi a scovarne altre. Al netto delle attività, la cosa davvero importante è passare del tempo di qualità coni vostri figli. Per fortuna, è abbastanza naturale, per dei mammiferi come noi, allevare la prole.

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