Andar per mostre: le 7 regole d’oro per adulti e bambini

26 Mar 2018 - Cultura, Magazine

Fate un dono speciale ai vostri figli: visitate insieme una mostra e condividete uno di quei momenti che restano nei ricordi anche una volta cresciuti. Accompagnateli alla scoperta dell’arte, della tecnologia, della scienza, della storia naturale, dei segreti del mare, o fatevi coinvolgere quando i protagonisti delle esposizioni sono i loro compagni di gioco e di avventura.

L’articolata offerta museale di Genova è sempre ricca di appuntamenti dedicati a tutta la famiglia e propone esperienze immersive che consentono di sperimentare, oltre che di osservare. Per i bambini, così come per gli adulti, visitare una mostra può essere l’occasione per scoprire le culture del mondo o per conoscere più a fondo la propria.

A patto che ci entriate con il piede giusto: ecco 7 passi da seguire per arricchirvi davvero.

1. Arrivate preparati.

Un po’ di auto formazione prima di andare a vedere una mostra servirà a solleticare la curiosità dei vostri figli e a rendere la visita ancora più gratificante. Non è necessario conoscere nel dettaglio vita e opere degli autori e della corrente artistica che vi apprestate a esplorare: anche 10 minuti spesi su Wikipedia possono aiutare a orientarsi e a trasformare l’esperienza, magari scovando qualche aneddoto interessante da raccontare ai bambini. Se avete la possibilità di approfondire le vostre conoscenze consultando testi specialistici, ovviamente, tanto meglio.

Cercate sul sito del museo che ospita la mostra tutte le informazioni relative alla disposizione delle sale e organizzate il vostro tour culturale sulla base dei vostri interessi. Se andate per mostre insieme alla famiglia, in particolare, localizzate i punti di ristoro per concedervi le necessarie pause durante il percorso. Nei giorni precedenti la visita, potreste mostrare ai vostri bambini alcune delle opere che si accingono a vedere di persona, stamparle e portarle con voi: sarà l’occasione per una divertente caccia al tesoro artistico!

2. Trovate il momento giusto.

Musei e gallerie sono spesso affollati di amanti della cultura e dell’arte e, durante la visita a una mostra, non è difficile imbattersi in scolaresche che si accalcano davanti alle opere di maggior richiamo rendendole difficilmente visibili ai più piccoli. Molti spazi espositivi, inoltre, offrono l’ingresso gratuito in particolari orari o giorni della settimana, nei quali si verifica di conseguenza il maggior afflusso. Se desiderate davvero far partecipare i vostri figli alla mostra interagendo con le opere e ne avete la possibilità, scegliete un altro momento per visitarla. Alcuni musei riportano sui propri siti le statistiche degli ingressi nei vari periodi e, in genere, nei giorni lavorativi è più facile avere maggiore spazio a disposizione.

Considerate che andare per mostre è un’esperienza memorabile, ma può essere anche molto impegnativa e stancante, in particolare per i bambini: meglio iniziarla con una colazione abbondante ed energetica. Per alleggerire e rendere più divertente la giornata potreste controllare sul sito del museo se sono previsti appuntamenti dedicati ai più piccoli tra i visitatori, laboratori per imparare a fare cose d’arte, come accade ogni settimana al Museo Luzzati, o percorsi multimediali e interattivi che consentono di vivere esperienze uniche, come guidare un sottomarino. Perché l’arte, così come la scienza e la tecnologia, va vissuta a tutte le età.

3. Prendetevi il vostro tempo.

Se inizierete il vostro itinerario di visita poco dopo l’orario di apertura della mostra o se sceglierete un giorno in cui resta accessibile anche di sera, avrete tutto il tempo per apprezzarla con la dovuta calma e sino in fondo. Non c’è niente di peggio, infatti, che doversi affrettare a vedere tutte le opere di un museo passandole rapidamente in rassegna come fossero vetrine di negozi o ammirarle con in mente gli appuntamenti in agenda: tempus fugit, e con l’arte occorre soffermarsi per poter recepire sensazioni, curiosità e piacere. Desiderate scrutare i dettagli di un quadro fissandolo per mezz’ora? Concedetevi l’opportunità di farlo!

Se avete poco tempo a disposizione, o non volete mettere alla prova la “stanchezza da museo” dei vostri bambini, potete limitarvi a vedere le sezioni della mostra con le opere principali o quelle che più rispondono ai vostri interessi, magari rimandando il resto a una visita successiva. Del resto, i percorsi museali sono personalizzabili e, che siate adulti o bambini, dovrebbero sempre includere pause intermedie per metabolizzare quanto visto, riposarsi e fare uno spuntino per ricaricare le pile.

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4. Fatevi guidare.

Per ottenere il massimo da una mostra l’opzione migliore è seguire un tour guidato o noleggiare un’audioguida all’ingresso: per quanto vi siate preparati in precedenza, le informazioni fornite di persona davanti a un’opera o una voce registrata che ne illustra le caratteristiche possono rivelarsi strumenti utili a saperne ancora di più. L’ideale sarebbe partecipare all’inaugurazione con i curatori o, se ancora vivente, con l’artista, ma anche una semplice guida può farvi apprendere nuove nozioni e soddisfare le curiosità dei vostri figli.

Se il museo non prevede tour guidati specificatamente dedicati ai bambini, toccherà a voi vestire i panni del Cicerone per rendere l’esperienza stimolante e accattivante per tutti. Un suggerimento: alcune app, come WAM – World Around Me, utilizzano la realtà aumentata per fornire informazioni in tempo reale su tutto quello che si trova nelle vicinanze, comprese le opere d’arte, e scaricandola sul vostro dispositivo mobile, farete un figurone.

5. Lasciate parlare le sensazioni.

Una volta che avrete ascoltato le guide e letto i cataloghi e i pannelli illustrativi a fianco di ciascun quadro o scultura, lasciate che sia l’opera a parlarvi e provate a risponderle liberando le vostre sensazioni. Per quanto siate stati scrupolosi nel compiere i passi precedenti, infatti, nell’arte ciò che conta davvero è il piacere che suscita nel momento in cui la si osserva. Aprite la mente, gustatevi sino in fondo le opere che vi trasmettono emozioni e, anche senza cadere vittime della Sindrome di Stendhal, uscirete dalla mostra con ricordi indelebili.

Per aiutare anche i bambini a esprimere quanto provano di fronte alle opere, nei giorni precedenti alla visita potreste allenarli passando in rassegna i quadri della vostra casa e utilizzandoli come spunto per condividere opinioni e osservazioni: nel corso della mostra avranno una maggiore familiarità con l’arte e sarà più facile per loro formulare un pensiero critico. Potreste fornire loro anche un piccolo quaderno e una matita per coinvolgerli in maniera attiva: si divertiranno a riprodurre le opere e alla fine della visita avrete un prezioso ricordo supplementare.

6. Condividete.

Le mostre possono benissimo essere visitate anche da soli, per poter seguire appieno i propri tempi, gusti e interessi, ma vivendo l’esperienza in compagnia avrete la possibilità di socializzare e condividere conoscenze ed emozioni. Se siete soli, provate a twittare le vostre impressioni con un hashtag dedicato alla mostra: potreste scoprire di fianco a voi un altro appassionato desideroso di comunicare le sue sensazioni e iniziare così un interessante conversazione d’arte.

Per promuovere la conoscenza del nostro patrimonio culturale, il decreto cultura del maggio 2014 liberalizza l’utilizzo dei dispositivi elettronici all’interno dei musei e consente di scattare fotografie alle opere d’arte, senza l’utilizzo di flash per non danneggiarle. Approfittatene per postare sul vostro profilo Instagram o Facebook i capolavori che avrete davanti: se i vostri follower sono all’altezza, potreste ricevere feedback in tempo reale con informazioni e curiosità che magari vi mancavano.

7. Ritornate.

L’esperienza dell’arte è per natura effimera e se non se ne conserva una traccia tangibile si rischia di uscire dalle sale d’esposizione con in testa una galleria di immagini che potrebbero presto offuscarsi: questo vale in particolare per i visitatori più piccoli. Per questo vi consigliamo, se ne avete la possibilità, di acquistare il catalogo della mostra e, durante la visita, di appuntare su un block notes le vostre descrizioni e impressioni delle opere per ricordarle meglio. Tornati a casa, potrete riprendere i vostri appunti e approfondirli facendo ricerche su Internet e in biblioteca, magari insieme ai vostri bambini.

Informatevi sulla storia delle opere che vi sono piaciute di più, individuate le fonti di ispirazione dell’artista, analizzate le sfumature e le relazioni che legano le forme e i personaggi riprodotti. L’arte ha il pregio di dare vita a interpretazioni differenti, nessuna delle quali può essere definita sbagliata, e quando anche i vostri figli avranno maturato la loro tornate a visitare la mostra: la vedrete con occhi nuovi e noterete di certo particolari che la prima volta vi erano sfuggiti.

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