Fotografi al Centro Congressi: Diana Lapin

2 Ago 2016 - Editoriali, Magazine

Non possiamo non cominciare da lei, Diana Lapin, da anni interprete di quanto accade nel Porto Antico di Genova.

Polacca di origine, base a Milano, ma spesso a Genova, da quindici anni nel campo della comunicazione fotografica creativa in vari paesi europei, con una propensione particolare per la moda, l’architettura d’interni, gli eventi.

Attraverso il suo obiettivo passa l’immagine ufficiale del Porto Antico: le location, le attività e gli eventi sportivi, i locali di ristorazione e i negozi. Suoi gli scatti mozzafiato dei concerti con lo sfondo del porto, la Lanterna e i traghetti illuminati in transito.

Dalle foto si capisce che il posto la ispira. Diana ce lo conferma:

È un grandissimo piacere e onore lavorare da anni con Porto Antico e Centro Congressi. Bellissima location, piena di eventi e attività, un riferimento principale a Genova. Apprezzo molto questa collaborazione. Spero possa continuare e svilupparsi ancora e che io riesca sempre dare il mio contributo alla costante crescita di queste realtà. Nel prossimo periodo vorremmo proporre insieme una conferenza sulla fotografia, della quale sono molto fiera.

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Al Centro Congressi dei Magazzini del Cotone Diana Lapin ha fotografato le sale convegni – dal prestigioso Auditorium con 1.500 posti alle salette per le riunioni più piccole – e gli spazi dei Moduli espositivi.

Non è facile fotografare sale come il nostro Auditorium, o Maestrale e Grecale, che, nell’obiettivo, risultano affogate in un rosso quasi senza soluzione di continuità. Certo ci vuole un’attrezzatura adeguata, ma poi bisogna lavorare di tecnica, esaltare, definire, staccare, tirare fuori luminosità dove non sembra esserci.

Fotografare il Centro Congressi è stato molto stimolante. Il fatto che per varie caratteristiche non sia un ambiente facile da rendere ha costituito una scommessa dal punto di vista tecnico e della capacità di osservazione: insomma, una grande soddisfazione!

Le foto del servizio sono quelle che usiamo a corredo del sito e della brochure: le sale sono vuote per spiegarle meglio. Allora è necessario metterci dentro un po’ di vita e Diana fa magie con la luce.

Le sue immagini bucano, sono estremamente vivide, anche in condizioni poco favorevoli, anche quando l’inquadratura rende uno spazio minore, che non esprime particolari attrattive scenografiche. Qui mette in campo l’estro per trasformare con tagli prospettici e una brillantezza diffusa.

È forse questa l’impronta di Diana: rivestire di una qualche straordinarietà oggetti e situazioni comuni.

Canonista o Nikonista?

Fotocamera: Canon EOS 6D

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